Valsesia
foto: tra i risalti del Varga Monga
Verga Mouga, Varga Munga, Vargamonca... l'indecifrabile toponimo di questo rilievo valsesiano (enigmatico anche nella sua esatta collocazione) ha prodotto nei secoli una serie di storpiature che, vuoi anche per le diverse inflessioni dialettali nelle vallate, ha confuso le già poche idee su questo misterioso luogo. "Varco della monaca": questo sarebbe il significato del nome con cui si identifica la cresta che dall'Intaglio del Bondetto sale alla Cima Brione (o Punta dei Crosi). Furono le truci cronache delle repressioni eretiche del 1300 a darne l'amaro battesimo: cucendo i pochi brandelli di testimonianze giunte a noi sappiamo che questa zona vide il passaggio dell'eretico Fra Dolcino, della sua compagna Margherita soprannominata la monaca, e dei gazzarri (i discepoli di Fra Dolcino) che dopo diversi mesi trascorsi da rifugiati clandestini sulla pianeggiante sommità della parete Calva, braccati dal vescovo e forse anche sfiniti dagli stenti, abbandonarono il già difficile ricovero per una disperata quanto inutile fuga per montes magnos, per vias inexcogitabiles, loca difficillima et nives altissimas . Quale sia il varco intitolato a Margherita resterà sempre un mistero: forse l'Intaglio del Bondetto, forse il risalto roccioso sulla cresta verso la Cima Brione, forse qualche tratto angusto nel vallone verso Quare. Le mappe, sbrigativamente, assegnarono il toponimo alla Cima Brione, ma un cacume non è un varco. Qui si è voluto identificare il Varco con il tortuoso corridoio che risolve i risalti rocciosi tra i Testoni e la Cima Brione, non facile ma comunque percorribile specie se spinti dalla disperazione; inoltre, tra i passaggi più significativi si trova un diedro, aperto e con generose slabbrature cui aggrapparsi... che qualche cacciatore dell'epoca, ispirato più dalla leggendaria bellezza della compagna di Dolcino che dalle vicissitudini storiche, abbia così voluto dedicarle, con lasciva pareidolia, imperitura memoria?
Una visita merita ovviamente anche il Piano dei Gazzarri, oggi servito da un sentiero segnato e percorribile con le dovute cautele: è un'inatteso pianoro, accogliente e tranquillo, dove si è voluto giustamente mantenere viva la memoria di quel passato lontano, ribollente di soprusi, di violenza, di rivolte e di oppressioni. Semmai un giorno la memoria del passato potrà finalmente avere un peso sul futuro.
Sino all'Intaglio del Bondetto il sentiero è segnato, dall'intaglio alla Cima Brione le difficoltà sono sostenute (alcuni risalti con passi fino al III) ed il percorso, sebbene obbligato, richiede intuito nell'individuazione dei giusti passaggi; la presenza di piante consente agevolmente di procedere assicurati. Dalla Cima Brione le difficoltà terminano e si raggiunge la vetta del Becco della Guardia lungo il facile crinale. La discesa avviene per il sentiero segnato che dal Becco della Guardia scende a Campertogno passando dall'Alpe del Vallone e Argnaccia (consigliabile, da qui, abbassarsi per lo scenografico sentiero che percorre i fianchi della forra del Rio Grande).
Consigliabile una corda da 15m per i tratti di arrampicata.
difficoltà: T6 (III)
dislivello: 1000 m
tempo: 5h
quota max: 1815 m
Dughera - Piano dei Gazzarri (T4)
Da Dughera (880m ca) si seguono i segnavia che conducono sul sentiero che, verso W, prosegue in traverso sui ripidi fianchi boscosi; ad un bivio si ignora la traccia che prosegue in piano verso Rassa per rimanere sul sentiero segnato che con ripida salita conduce su un bel sistema di cenge (alcuni cavi di sicurezza) sino a scavalcare su di un poggio ("U Slett dla Scala) la nervatura che dal Piano dei Gazzari scende verso SW: si entra così nel valloncello del Rio Bondetto, e con numerosi risvolti si guadagna velocemente quota sino alla piccola depressione dell'Intaglio del Bondetto (1409m Igm - 1.30h).
Dall'Intaglio, verso destra (E) alcune catene aiutano a superare una breve balza rocciosa, oltre cui il sentiero conduce comodamente al vasto pianoro boscoso del Piano dei Gazzarri (1426m).
Intaglio del Bondetto - Cima Brione (T6)
Dall'Intaglio del Bondetto si rimonta verso W il crinale (radi segnavia sbiaditi del vecchio sentiero per Quare), e per vaga traccia (alcuni gradini) si scavalca il primo rilievo da cui poggiando a sinistra, discesa una breve placchetta rocciosa, si raggiunge una sella boscosa; si prosegue sul filo della dorsale tra i faggi superando i successivi rilievi (Testoni) sino ad una sella (Sella Boera, 1530m ca) dove un risalto roccioso (Varga Monga) interrompe il docile filo del crinale: ignorando la traccia che verso destra (NE) prosegue in traverso sul fianco boscoso, si rimane sul filo del crinale e scalato il primo facile gradino roccioso (I) si attacca l'appoggiato diedro sulla destra (8m, II e III) che conduce ad un pianoro cengia; verso sinistra (W) si percorre una breve cengia in discesa portandosi al piede del secondo risalto che si risale (5m, III, pochi appigli) guadagnando un comodo ripiano; si segue una labile traccia che verso sinistra, in piano, conduce sul fianco SW della cresta (versante valle del Rio Balmone) e con esposto traverso prosegue in quota per alcuni metri; dove risulta più agevole si abbandona la traccia per risalire il ripido ma facile fianco di erba e roccette guadagnando l'appoggiato filo di cresta: superando brevi e facili affioramenti rocciosi (I) si guadagna quota e, su terreno facile, si giunge alla boscosa vetta della Cima Brione (Punta dei Crosi, 1661m Igm - 4h).
Cima Brione - Becco della Guardia (T3)
Dalla Cima Brione si segue la docile dorsale verso W che in discesa raggiunge la sella sulla testata della valle del Rio del Cion (stazione di filo a sbalzo), quindi si prosegue e lambendo la diroccata alpe Vallone del Laghetto (con edificio a pianta circolare) ci si alza su terreno aperto al panoramico Becco della Guardia (1815m Igm - 5h).
marzo 2022
riferimenti:
Il Piede Verde: Pian dei Gazzari e Varga Monga - Sulle tracce di Fra Dolcino e Margherita
InMontagna.it: Visita alla Parete Calva di Fra Dolcino
Wikipedia: Fra Dolcino
Valsesia e Monte Rosa: guida alpinistica, artistica, storica (Ravelli - 1924 [2011 rist])