Data pubblicazione: 12-lug-2019 21.16.40
Gentilissimo Dott. Giordano,
sono la mamma della piccola G. di quasi 6 mesi.
Un paio di mesi fa ho cominciato a notare una abbondante caduta di capelli e poiché mi era stato detto che poteva essere dovuto ad uno sbalzo ormonale ho pensato di contattare il mio endocrinologo (soffro della tiroidite di Hashimoto e pre gravidanza ero in eutiroidismo. Durante la gravidanza sono stata trattata con eutirox 50 mg).
Dopo aver effettuato gli esami tiroidei è risultato che oggi sono in ipertiroidismo e perció mi è stata prescritta l'assunzione del propiltiouracile oltre alla raccomandazione di cercare di intensificare lo svezzamento.
Ho già letto un post pertinente l'argomento ma volevo chiederle se nel mio caso in cui lo svezzamento ancora non è ben avviato la mia bimba corre dei rischi dalla mia patologia.
Ritiene anche lei che sia necessario una diminuzione delle poppate? Devo integrare con latte artificiale? E nell'eventualità meglio liquido o in polvere? E infine, se la bambina non dovesse accettare il latte artificiale come dovrei comportarmi?
Non nego che dal punto di vista psicologico il fatto di dover eliminare un tale momento di complicità con mia figlia mi rattrista parecchio ma per contro non voglio essere la causa di possibili suoi problemi di salute.
La ringrazio anticipatamente e mi scuso se mi sono dilungata troppo.
Cordiali saluti,
Gentilissimo,
dimenticavo di precisare che ho allattato la mia bambina in maniera esclusiva. A quasi cinque mesi ho cominciato a farle assaggiare qualche cucchiaino di frutta in vasetto e due settimane fa (dopo il primo incontro con l'endocrinologo) ho cominciato a proporle le prime pappe e la frutta fresca omogeneizzata da me.
Spero di non aver dimenticato informazioni utili a fornire un quadro esaustivo della mia situazione.
Grazie ancora.
Cordiali saluti.
Gentile mamma,
mi rattrista molto che il Suo percorso di allattamento, peraltro di indubbio successo (esclusivo), sia stato gravato
da tensione, preoccupazioni, un pizzico di sconforto.
La tiroidite di H. è una delle patologie più frequenti in assoluto. E non mi riferisco solo al capitolo delle endocrinopatie.
Compilando cartelle cliniche e stendendo anamnesi ostetriche e personali delle mamme mi rendo conto ogni giorno
di quanto sia davvero diffusa, sia nelle sua fase iper che in quella successiva ipo, quando la funzione tiroidea si è spenta
a causa del processo autoimmune.
La bella notizia è che, per il tema che trattiamo, si tratta di una patologia il cui trattamento NON confligge
alcunchè con l'allattamento.
Il propil-tio-uracile è il farmaco di prima scelta. E' un vecchio farmaco, ben conosciuto ed esistono ampi studi che dimostrano che (v. monografia di HALE: farmaci e latte materno):
1) solo piccolissime quantitàsono secrete nel latte
2) di queste pochissimo è assorbito per via orale dal bambino, troppo poco per produrre effetti
3) nessun cambiamento nella tiroide dei lattanti è stato mai osservato.
In buona sostanza è un farmaco che non richiede svezzamento precoce, meno che mai introduzione della formula
(detto impropriamente latte artificiale).
Si consiglia genericamente il dosaggio T4 e TSH nel bambino.
D'altra parte, Suo caso questi tests li avrei consigliato, a prescindere, già diversi mesi fa
poichè gli anticorpi antitiroide passano la placenta.
Ovviamente resta la regola che nel bambino grandetto, come il Suo, che sta facendo l'alimentazione complementare
(alias svezzamento), ogni ipotetico impatto dei farmaci assunti dalla madre perde via via di significato.
Cordiali saluti
Dott GG
Gentilissimo Dottore,
La ringrazio di cuore per la sua risposta celere ed esaustiva.
Su indicazione dell'ospedale Cervello e in contatto con l'ospedale Di Cristina ho provveduto a fare gli esami della tiroide alla bambina quando aveva 15 giorni di vita, e poi, essendo risultati un po' alti, gli stessi sono stati ripetuti dopo ulteriori 15 giorni.
Comunicati i risultati di questi ultimi all'Ospedale dei Bambini mi è stato detto che i valori erano rientrati.
Attualmente nulla lascia presupporre che la bambina abbia problemi di tiroide.
Non mi spiego a questo punto come mai l'endocrinologo abbia sottolineato più volte che era pressante la necessità di intensificare lo svezzamento.
Grazie ancora per le sue delucidazioni e per le sue rassicurazioni.
Prenderò il tempo che serve per abituare mia figlia all'alimentazione complementare.
Cordiali saluti.
l'endocrinologo ha consigliato di accelerare il distacco dal latte di mamma perchè, dal suo punto di vista, esiste un rischio generico per il farmaco.
Ribadisco quanto Le ho precedentemente scritto. Consideri che Hale classifica il propiltiouracile "safer" cioè sicuro.
D'altra parte però lo stesso autore consiglia, ripeto, genericamente un dosaggio degli ormoni tiroidei dopo qualche tempo di terapia. Però si riferisce a bambini pienamente allattati al seno e non parzialmente o totalmente in corso di alimentazione complementare.
Buona serata
Dott GG